Torna a distanza di tre anni dal primo lavoro , il one man band Morgurth con il nuovo album “Blood Eagle” pubblicato per la Ghost Record Label. Il musicista di Ferrara, ci propone una sana miscela di black metal , Viking e Atmosferich Metal.
Sette brani dove si può gustare il giusto punto di incontro tra potenza e quel sound più rude e compatto, degno background musicale di un musicista con una certa esperienza.
All’interno dei quarantadue minuti di durata di questo aggressivo album , troverete una bella componente di originalità, portata ad alti livelli da un’incredibile capacità e dimestichezza nel songwriting, tale da riuscire a modellare tutti i brani capaci tanto di graffiare quanto di entrare immediatamente nella testa dell’ascoltatore, tra passaggi anthemici e refrain incredibilmente freschi ed ispirati.
Morgurth ci delizia sciorinando le sue migliori potenzialità ben confermate da un prodotto che definirei scuro ed articolato lasciando spazio poi a soluzioni più rocciose su riffing che vanno ad una potente sezione ritmica.
“Blood Eagle” è un album che senza troppe smancerie irrompe nella scena con tracce al fulmicotone come “From The Ice” , “The Seer” , impiegate per la realizzazione di un video lyric e di un video ufficiale. L’ascolto ci regala altri brani validi “Glory and Blood” e la traccia di chiusura “Stones And Frost” , ma come mi è capitato più volte di scrivere , quando si parla di un bel disco corposo come questo bisogna fare attenzione a menzionare le singole tracce perchè si rischia di svalorizzare il resto dell’album.
Morgurth con il suo “Blood Eagle” conferma le sue potenzialità incarnando l’esempio più classico di devozione verso un genere tutto sommato immortale che, per quanto paghi effettivamente dazio in termini di interesse e di sensazione di deja-vu, ci mostra ancora come alla fine, a fare la differenza, siano le idee e la capacità di scrivere i pezzi a discapito di quello che si cerca forzatamente di suonare/rapprentare.
Voto
7.5/10