Henry, nato ad Haarlem, nei Paesi Bassi, ha iniziato a suonare la chitarra all’età di circa 15 anni. Sebbene lo strumento fosse in qualche modo sempre presente fin da piccolo. Ascoltava hard rock e metal (la NWOBHM). A casa ascoltava molta musica diversa: jazz, classica, pop, rock, disco, funk.
Ha suonato in una band locale chiamata Jack-A-Dandy nei primi anni Novanta per alcuni anni. Poi ha suonato nei Fuzzle per un breve periodo. Nel 2018 è entrato a far parte dei Flashback Zaandam e ora suona nei Blue Flame (blues rock).
Trae ispirazione da artisti come Michael Schenker, Santana, JJ Cale, Mark Knopfler, Scorpions, Ritchie Blackmore, Rainbow, metal anni ’80, Randy Rhoads, classic rock anni ’70, Pink Floyd, Iron Maiden, AC/DC e chi più ne ha più ne metta!
Un concentrato di ritmi intensi, e sonorità aggressive, un’ascolto coinvolgente e travolgente, che ripota alla mente i Ramstein , con quel pizzico di originalità che rende l’ascolto interessante. Un andamento che genera un vortice di vibrazioni ben esaltate da innesti ruvidi ed a tratti melodici che lasciano spazio a riff più morbidi e ricercati, creando un sound dinamico ed esaltante.
Una proposta grintosa dal sapore intenso con l’intento a nostro avviso ben riuscito di rendere il brano nell’insieme molto fluido e travolgente, apportando così il suo ottimo contributo alla causa.
Con questo singolo, Henry van der Zwan , lascia senza dubbio un’ottima impronta, suonando con facilità e naturalezza dimostrando come si sappia muoversi nel proprio ambiente musicale, offrendo un genere accattivante ed attuale.