Eternal Legacy – The Coming Of The Tempest

Eternal Legacy – The Coming Of The Tempest

Quando ho visto per la prima volta la foto di questa band sul libretto dell’album, ero sicuro che non sarebbe andata bene. Questi ragazzi sembrano giovani, troppo giovani. Non ho nulla contro i giovani musicisti metal di talento che fanno le loro cose, solo che la maggior parte delle volte le loro cose fanno schifo. L’esperienza insufficiente e le aspirazioni troppo elevate rendono gli album metal scadenti.
Bene, sono felice di dire che questi ragazzi mi hanno dimostrato che mi sbagliavo. La band, basata sui talenti dei fratelli Shaun e Jason Vanek, offre un solido album power metal con una forte atmosfera europea, prestazioni di gioco impressionanti e una bella scrittura di canzoni in quello che è un album maturo e ben fatto.

Shaun Vanuk lo so dal suo eccellente lavoro di chitarra con i veterani del metal Wretch, il cui album ho recensito qui circa un anno fa, è un ottimo musicista con un forte orecchio per la melodia; i suoi lead tecnicamente competenti sono messi a frutto qui.
Suo fratello Jason è il secondo chitarrista e cantante della band, e anche lui si esibisce in modo ammirevole, con il resto dei giovani membri della band che non sono nemmeno sciatti, una solida sezione ritmica e un tastierista che presta la giusta copertura di sottofondo, fondendosi invece con la musica della band di sorpassarlo semplicemente – come alcuni tastieristi hanno la fastidiosa abitudine di fare.

La prima traccia, “Fires Wrath”, è un numero di power metal melodico piuttosto ritmato, e anche abbastanza buono, bei riff – bel lavoro di batteria, va bene, ma non ne sono rimasto sbalordito. Poi è arrivata la seconda traccia, l’eccellente “Rise Of Daemon” suona come una canzone molto più coesa e ben scritta, con melodie forti, un’interazione tastiera-chitarra quasi black-metal e una grande performance vocale di Jason Vanek.
La band non rallenta da lì in poi, quasi tutte le canzoni sono ben scritte, melodiche e abbastanza orecchiabili con un sapore distinto.
“Shadow Of Revolution” è un numero aggressivo, quasi thrash, con un riff molto forte, mentre “Time Out Of Mind” è un taglio proggier, in cui la band mostra davvero la sua abilità tecnica.

Questa è una delle migliori band power metal americane degli ultimi giorni che ho ascoltato di recente, questi ragazzi possono essere giovani, ma sembra che il loro talento sia sufficiente per guidarlo verso la strada giusta. Chiunque ami il buon metal melodico dovrebbe ascoltarlo.

Voto
7.0/10